Solo evocare il termine “Grande Nord” mette i brividi e ci immerge in una atmosfera algida, immaginando ampie distese nevose e lunghe traversate tra montagne e fiumi ghiacciati. Da sempre il Nord ci affascina per il clima estremo, per la vastità dei suoi spazi e per il contrasto tra gli incandescenti territori vulcanici e le piane cristallizzate e sospese nel tempo. Almeno una volta tutti ci siamo chiesti se quei ghiacci e quella terra coriacea nasconda qualcosa del passato, qualcosa che ancora non abbiamo scoperto e che aspetta solo di essere trovata. Sabrina Mugnos, vulcanologa, giornalista e divulgatrice scientifica, ci traghetta, come Virgilio con Dante, attraverso migliaia di chilometri, oltre il buio, oltre la neve, oltre la nostra immaginazione, nei luoghi più estremi, alla scoperta di aurore, miti e paesaggi misteriosi. Il suo libro è un reportage di viaggio ma è anche un testo di divulgazione, in cui le esperienze personali, vissute in prima persona, si fondono con la narrazione scientifica di chi conosce i meccanismi con cui si esprime la Natura. Con lei vedremo la Lapponia, andremo nella Norvegia più impervia per conoscere i Sami, percorreremo la Svezia e la Finlandia per inseguire le “luci del Nord”, e giungeremo alle isole Svalbard, visiteremo la Groenlandia, per concludere la nostra avventura nella terra magica dell’Islanda.
Allontanandosi dalla dorsale e scivolando ancora più giù verso qualche abisso, il reame diventa fatato. L’evoluzione si è inventata creature con corpi trasparenti, spesso variopinti e fluorescenti, che pulsano e danzano con leggiadria. Ma anche mostruosità che, quando incrociate in superficie per circostanze casuali, nel corso della storia hanno dato luce a miti e leggende. Ecco cosa nasconde quella vastità azzurra che da quassù appare piatta e docilmente ricamata dalla striatura bianca di qualche frangente. Andar là sotto è il sogno di ogni geologo, ma accedervi è a dir poco proibitivo se non per gli efficienti robot che non temono alcuna condizione avversa.
Madre Natura, però, ha voluto essere generosa e alzar leggermente il velo. E così, poco sotto il circolo polare artico il generoso contributo di un “punto caldo” ha permesso alla dorsale medio atlantica di emergere in superficie e mostrarsi a cielo aperto: l’Islanda, una terra in cui le fiamme degli inferi emergono e affrontano il gelo del Grande Nord in una guerra senza sosta, che ha ispirato fior di artisti, studiosi ed esploratori. Una terra che tanto somiglia a un organismo vivente che vede la sua pelle rocciosa dilaniata da lunghe e profonde ferite sanguinanti di lava bollente, poi ricucita da coaguli di cenere scura. Una terra che muore e risorge di continuo, mostrando il volto effimero ma anche imperituro dei processi vitali. Una terra che è lo specchio dell’esistenza: in movimento. In perenne cambiamento.
Il testo è la testimonianza di un viaggio incredibile, che solo poche persone riescono a fare. Il reportage della dottoressa Mugnos non è solo una esplorazione avventurosa, è un invito a comprendere e ad aprire gli orizzonti verso importanti temi di attualità. Lei non ci mostra solo la Natura nelle sue molteplici sfaccettature, spiegando il perché e il come avvengono certi fenomeni, ci descrive le culture delle popolazioni che vi abitano e che stanno scomparendo, ci mostra i ghiacciai mentre si sciolgono, ci menziona le affascinanti suggestioni delle leggende nordiche, altrettanto fondanti come la terra stessa. In sostanza, ci racconta un territorio che sta cambiando, che presto avrà una nuova veste, ma che non smetterà mai di essere il Grande Nord.
Se volete seguire l’attività di Sabrina Mugnos potete consultare il sito internet www.sabrinamugnos.com oppure potete seguirla sui social: Facebook e Instagram.
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