elisabetta barberioelisabetta barberioelisabetta barberioelisabetta barberio
  • Home
  • Chi sono
  • Il sogno di Ragnar
  • Eventi
  • Blog
  • Contatti
✕
diari di Virginia Woolf -1915-1919
Diari di Virginia Woolf (1915-1919): recensione del primo volume (Bompiani)
13 Settembre 2022
tolkien
Recensione del libro di Andrea Monda: John Ronald Reuel Tolkien (Edizioni Ares)
23 Settembre 2022

Chi ha cucinato l’ultima cena? Storia femminile del mondo

22 Settembre 2022
Categorie
  • Incontri con la storia
  • Recensioni
Tags
Chi ha cucinato l'ultima cena?

Al di là della copertina e di un titolo non proprio accattivanti (non me ne voglia la casa editrice “elliot”), quasi da sembrare un boicottaggio, il libro di Rosalind Miles è uno studio cronologico approfondito della condizione sociale della donna attraverso il tempo e lo spazio e il risultato è davvero sorprendente. Partendo dalle origini fino ai giorni nostri, l’autrice ci pone di fronte a un accurato viaggio con al centro il pervertimento del ruolo della donna nella società, sia da un punto di vista culturale che simbolico, da genitrice primigenia, amata e venerata per le sue caratteristiche
legate alla maternità e alla sua indole pacifica, fino alla sottomissione da parte del patriarcato indotto dagli uomini, passando per alcuni avvenimenti storici fondamentali che ancora, anche nella modernità, sembrano impossibili da superare.
Un libro corposo e illuminante che la Miles scrive con uno stile graffiante e a tratti con una ironia pungente, l’ironia di chi sa che tutto questo è profondamente sbagliato.

il volto delle donne
(fonte: didatticarte.it)

Forse solo una visione storica donna-centrica può affrontare il paradosso fondamentale della nostra epoca, cioè che in passato le donne erano più libere di oggi. Le donne preistoriche cacciavano e circolavano a loro piacimento, girovagavano dove volevano e giacevano liberamente con chi sceglievano. Creavano oggetti di terraglia, costruivano utensili e dipingevano le caverne, piantavano e tessevano, ballavano e cantavano. La loro attività di raccoglitrici era di vitale importanza per la tribù e nessun uomo controllava o limitava il loro agire. Nelle società “avanzate”, il dominio del maschio è stato studiato in ogni minimo dettaglio e costantemente ribadito con tutta una serie di motivazioni religiose, biologiche, “scientifiche”, psicologiche ed economiche per giustificare l’inferiorità delle donne rispetto agli uomini. Cosicché gli storici trovano ridicola l’impennata di neo-darwinismo che ha fatto presa sull’immaginario collettivo alla fine del XX secolo. Si è fatto uso della genetica per giustificare tutto, dai dongiovanni compulsivi ai maschi aggressivi, mentre la leggenda dello scarso livello della pulsione sessuale delle donne continua indisturbato. Però, se fosse vero, perché tutte le società hanno sentito la necessità di un imponente apparato di controlli e punizioni per sorvegliare la sessualità delle proprie moglie e figlie? In realtà, affermare candidamente che gli uomini sono “programmati” per spargere il proprio seme mentre le donne non desiderano altro che un uomo che le protegga , non è che la solita vetusta argomentazione a favore della supremazia maschile. I tradizionali argomenti a difesa della superiorità maschile si sono dimostrati decisamente resistenti nel tempo e alle donne, ritenute biologicamente programmate per una situazione di inferiorità, continua a essere negato il diritto umano a una completa autodeterminazione.

movimenti sociali delle donne
(fonte: dols.it)
movimento femminista
(fonte: lastampa.it)

Il testo è suddiviso in più sezioni e in ogni parte viene analizzato un preciso periodo storico nelle sue trasformazioni culturali, segnalando anche donne che per via delle loro azioni sono state decisive oppure hanno combattuto contro questa ingiustizia perpetrata nel tempo. Quello che più colpisce da questa lettura, potendo prendere coscienza del quadro generale delle cose, di come questa macchinazione sia stata indotta con una efficacia inquietante, tanto che molte donne hanno pensato corrispondesse alla verità.

“…Ogni volta che trovo un accenno a una strega buttata nel fiume, a una donna in balia degli spiriti, a un’altra che fa l’erborista, perfino all’esistenza di una madre di qualche uomo notevole, mi sembra di essere sulle tracce di un romanziere mancato, di una poetessa costretta a tacere, di una qualche muta Jane Austen senza gloria, di qualche Emily Bronte che si sarà bruciata il cervello tra le brughiere, oppure se ne sarà andata gemendo per le strade, impazzita dalla tortura del proprio talento… E a dire il vero mi arrischierei a sostenere che Anonimo, che tante poesie ha scritto senza mai firmarle, spesso era una donna.”
Virginia Woolf, “Una stanza tutta per sé”

donne nel medioevo
(fonte: scholapalatina.it)

Perché leggere Rosalind Miles?

E’ un libro corposo, intenso, un’epopea al femminile che vuole essere un incoraggiamento per quelle donne che si sono rassegnate al dominio del maschio/padre e un monito per gli uomini che si ostinano ancora a non vedere come stanno realmente le cose. Una lettura che abbraccia entrambi i generi ma con intenti diversi, importanti allo stesso modo. Peccato questo testo sia per lo più sconosciuto e non abbia avuto il risalto che merita.

Condividi

Post correlati

Il diavolo tra mito superstizione e horror di Stefania Tosi
14 Marzo 2023

Il Diavolo tra mito, superstizione e horror: recensione del libro di Stefania Tosi (Intermedia Edizioni)


Leggi tutto
atlante del grande nord
3 Marzo 2023

Atlante del Grande Nord: recensione del libro di Sabrina Mugnos (ilSaggiatore)


Leggi tutto
Pelasgi stirpe divina
21 Febbraio 2023

Pelasgi. Stirpe divina: recensione e intervista a Tiziana Pompili Casanova (Drakon)


Leggi tutto

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© Elisabetta Barberio - 2022 / Privacy Policy - Cookie Policy/ In qualità di Affiliato Amazon ricevo un guadagno dagli acquisti idonei
Made with by Beatrice Borini