Dopo anni di attesa finalmente sono tornata al Salone del libro di Torino e ho passato due giorni molto intensi, fatti di lunghe camminate, versi di giubilo davanti agli stand, occhi a cuore mentre scorrevo lo sguardo sulle coste dei libri usati del Libraccio e grande stupore per l’enorme quantità di persone che ha deciso di visitare l’evento dopo gli anni della pandemia.
Se non sbaglio anche l’anno scorso venne fatto ma in un altro periodo e questo un po’ incise sulla riuscita dell’evento; tuttavia rimane tra le più belle manifestazioni in cui un’amante dei libri come me può andare e sbizzarrirsi.
Appena entri puoi respirare l’aria di quello che a tutti gli effetti è un ambiente ideale per booklovers, bookinfluencer, scrittori e scrittrici, amanti d graphic novel, novelli editori, o semplicemente delle persone che vogliono condividere una delle passioni più belle al mondo: la lettura!
Tra le cose che ho apprezzato di più è stata la presenza di molte scolaresche con ragazzi e ragazze di giovane età, sono felice che vengano organizzate tante iniziative per loro e in effetti il programma era ricco di incontri e laboratori per stimolare la loro curiosità e avvicinarli al mondo dei libri. Sappiamo bene quanto sia difficile adesso coinvolgerli, ma soprattutto convincerli che i libri hanno tanto da offrire e che non servono solo per studiare, possono essere compagni di gioco e fedeli amici con cui passare ore indimenticabili.
Giovedì mattina, appena entrati, io e il mio compagno Cristian, ci siamo ritrovati davanti lo stand del Libraccio. Avevo visto in passato foto e video della chilometrica libreria dell’usato proposta per il Salone ma trovarsela davanti è tutta un’altra storia… Il respiro si fa subito accelerato, il fatto che fosse il primo giorno e infrasettimanale era un vantaggio: c’era poca gente e potevo girare tra quegli scaffali con tranquillità e prendermi tutto il tempo che volevo! Con la mente ho cominciato a pensare ai libri che cercavo da mesi, romanzi storici che potessero tornarmi utili oppure le cosiddette perle, ovvero i romanzi che non ti spetteresti mai di trovare a un prezzo vantaggioso. Stentavo a controllarmi ma ho proposto un piano: dividiamoci per arraffare il più possibile!
La ricerca è spasmodica, nel reparto di narrativa non trovo granché, sono un po’ abbattuta, spunto l’ennesimo titolo che non ho trovato fino alla lettera “R”, qui speravo di trovare il romanzo storico su Caterina Sforza, scritto da Francesca Riario Sforza, sua discendente. Ancora una volta niente, il libro non c’era. Cristian mi ha guardata per dire. “Pazienza…” Poi è avvenuto il miracolo, stavamo per proseguire delusi quando una ragazza è sbucata alle mie spalle ed ha infilato in uno degli spazi vuoti tra i libri un grosso volume dalla copertina chiara; i miei occhi si sono illuminati e la speranza si è riaccesa. “Non può essere! E’ proprio lui!” mi sono detta, ho preso il libro ed eccomelo davanti bellissimo e perfettamente integro. Sono contentissima! Qualche secondo di ritardo e non avrei mai saputo che in realtà il libro era stato rimesso al suo posto, invece evidentemente aspettava proprio me! L’ho colto come un segno e l’ho subito portato via!
Naturalmente ho comprato anche altri libri, tantissimi libri oserei dire e se cercate nel mio profilo Instagram troverete il reel con le immagini di cosa ho trovato!
Il momento in cui mi sono veramente commossa è stato allo stand di Aboca Edizioni, per l’occasione avevano allestito parte del padiglione ovale con alberi e piante di ogni varietà e l’avevano chiamato “Il bosco degli scrittori“.
Addentrandosi tra la vegetazione si potevano trovare tavoli con i loro libri e una piccola saletta per le conferenze, il tutto circondati da un profumo straordinario che ricordava davvero il bosco e rincuorava anche gli occhi. Ci siamo sentiti talmente tanto a nostro agio che abbiamo ascoltato diverse conferenze in quel luogo, in assoluto il più bello e stimolante!
Se devo fare un bilancio di queste due giornate sono stata davvero bene, ho colto tanti aspetti e tanti input e ho intenzione di farne tesoro per i miei progetti, sia di lettrice, sia di content creator che di scrittrice. Mi sento molto fortunata per questa possibilità, poi mi chiedo: è davvero fortuna oppure ho fatto in modo che tutto questo diventasse realtà?
Vi lascio anche il link del romanzo protagonista della mia storia e che non vedo l’ora di leggere!