È sorprendente come Marcello Simoni riesca a scrivere con tanta frequenza e al contempo riesca a creare un romanzo d’intrattenimento senza rinunciare alla qualità dello stile narrativo, ai dettagli storici e all’avventura. Questa volta, però, compie un leggero spostamento sul tema; siamo abituati e abituate a un romanzo storico ricco di suspense, mentre con quello che lui stesso definisce “un thriller diabolico”, Simoni mette insieme le sue peculiari caratteristiche narrative con le conoscenze esoteriche che ha acquisito negli anni. “L’enigma del cabalista” ha davvero dei tratti dark marcati e sorprende per l’intreccio magico e misterico che la vicenda mette in scena, tanto che si ha come il sentore che pronunciare quelle invocazioni o leggere quei sussurri tra le pagine possano influenzare la realtà che ci circonda. L’innegabile capacità di catapultare il lettore o la lettrice nel Medioevo non manca, come non può mancare un’indagine ben congeniata e un protagonista dalla forte personalità e con un nome che è tutto un programma: Basilio Cacciaconti.
Senza dar peso a quelle parole, il Cacciaconti rischiarò l’ingresso delle Catacombe ed entrò. Samira non gli aveva spiegato di preciso in cosa si sarebbe imbattuto all’interno di quel cunicolo. Forse perché, suppose Basilio, lei stessa non ne conosceva l’esatta natura. «È un ritrovo di anime perdute», si era limitata a dire. […] Ignaro di quali riti si potessero celebrare in un cos’ lugubre anfratto, e soprattutto in adorazione di quale divinità, oltrepassò il cancello consumato dalla ruggine e, accompagnato dallo stridere dei pipistrelli appesi sopra la sua testa, proseguì su una superficie di pietra fino a quando non giunse davanti a un angusto passaggio scavato dal tufo, oltre il quale si scorgeva una lingua di gradini in discesa.
In una Napoli del Trecento, che con i suoi vicoli, le catacombe e i ghetti maleodoranti, diventa anch’essa parte attiva della storia, i personaggi del romanzo si muovono con fermento alla ricerca di un antico talismano e alla soluzione di un mistero che, si scoprirà in seguito, perdura da secoli. Il nostro Cacciaconti, templare rinnegato, non è solo in questa indagine, un’altra figura lo affianca e cattura immediatamente l’attenzione: Samira, giovane ebrea dal passato oscuro, lo aiuterà nell’impresa, non solo perché è la figlia di Malachia Vinelles, il celebre mago cabalista in cerca di redenzione e accusato di nascondere il talismano, ma anche perché vorrebbe uscire dalla propria condizione sociale e riscattarsi sposando il Cacciaconti.
Se siete già fan di Marcello Simoni è inutile che vi dica di leggerlo, se invece cercate un romanzo che vi trasporti in un’altra epoca e vi racconti i segreti più neri dell’esoterismo non potete perdervelo. Alla fine della lettura vi chiederete: quale altra indagine coinvolgerà il templare rinnegato?
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