Ci sono argomenti che non si esauriscono mai, che si rinnovano mano a mano che il tempo passa e quando la società cambia. Tra questi, senza dubbio, troviamo le fiabe, specialmente quelle redatte dai fratelli Grimm. La raccolta delle Fiabe del focolare ha fatto il giro del mondo e, ancora oggi, ritroviamo delle citazioni nei film, in altre opere letterarie, addirittura vengono nominate per fare degli esempi o dei paragoni con l’attualità. Ci sono familiari, le sentiamo vicine, proviamo un senso di appartenenza ogni qualvolta le leggiamo. Tra i cambiamenti nel panorama editoriale e i nuovi generi letterari che stanno sempre più prendendo il sopravvento, il retelling pare essere tra i più amati e si presta molto bene per rendere appetibili alle nuove generazioni dei temi considerati vetusti. Margaret Owen ha proprio questo obiettivo e riscrive in una versione fresca e avventurosa la celebre fiaba La guardiana delle oche. Il suo è un progetto narrativo lodevole, che punta all’intrattenimento e a mettere in discussione ciò che noi pensiamo dei cosiddetti villain, ovvero i personaggi considerati cattivi dei racconti. La domanda che nasce spontanea è: cattivi si nasce o si diventa?
Sulla base di una fiaba piuttosto breve, l’autrice costruisce un mondo narrativo a tutto tondo popolato da mostri, regni in lotta tra loro, magia e incantesimi, divinità maggiori e minori e personaggi controversi che combattono con il bene e il male che è dentro di loro. Utilizzando degli elementi tipici del genere fantasy, il lettore o la lettrice si ritrova catapultato in una ambientazione dal sapore medievale e che attinge alla tradizione europea, pur riscontrando delle caratteristiche molto moderne, come il linguaggio della protagonista da cui tutta la storia vien filtrata. Chi legge si ritroverà a empatizzare con Vanja, che non rappresenta di certo l’eroina della fiaba classica, e con la principessa Gisele, sua controparte, che scopriremo non essere la principessa che ci aspettiamo. Sia i personaggi che le vicende sono mediate da una visione contemporanea, che ha lo scopo di avvicinarsi alle sensibilità e ai bisogni delle nuove generazioni.
Se cercate una bella avventura con un mondo narrativo ben congegnato, questo romanzo non vi deluderà. All’inizio potrete trovare strano leggere il linguaggio così diretto e contemporaneo della protagonista, però, mano a mano che andrete avanti, capirete che è voluto e si integra molto bene con ciò che si vuole narrare. Questa storia è molto cinematrografica e non escludo che presto diventerà un film o una serie tv, decisamente un punto a suo favore.
SITO DI MARGARET OWEN https://margaret-owen.com/
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