“Come ci siamo presi il mondo” scrive Harari come sottotitolo nel suo ultimo libro dedicato alla nostra evoluzione, con l’intento di rivolgersi principalmente alle nuove generazioni e coinvolgerle nella storia delle nostre origini, in rapporto con le altre specie animali e la Terra. Il progetto è lodevole e ben curato, infatti il testo contiene delle bellissime illustrazioni e il linguaggio è semplice e divertente, con lo scopo di incuriosire le giovani menti ad approfondire certi temi, sempre con l’ottica di riconoscere le proprie responsabilità, in merito a ciò che oggi tutti noi stiamo subendo a causa di un comportamento scellerato. La storia dell’umanità, dice Harari, ci ha rivelato di avere un superpotere, che ci ha dato la possibilità di creare cose che ci hanno aiutato a sopravvivere, a crescere come specie, ad evolverci sotto molti aspetti, ma al contempo, ci ha portato a dominare il mondo a discapito degli altri animali non umani e a nuocere ciò che di bello la Terra ha da offrire. Per questo, spera che il suo libro possa servire a ricordarci come siamo diventati ciò che siamo oggi, partendo dalle origini e riprenderci un posto importante all’interno dell’ecosistema e non fuori, come parte degli esseri umani pensa di essere.
“In effetti gli esseri umani ora sono così potenti che da loro dipende il destino di tutti gli altri animali. L’unica ragione per cui leoni, delfini e aquile esistono ancora è che noi glielo permettiamo. Se volessimo sbarazzarci di tutti i leoni, delfini e aquile del mondo potremmo farlo nel giro di un anno. È un potere enorme, e lo si può usare bene o male. Per realizzarti come essere umano, devi capire il potere che hai e come usarlo. E per fare questo prima di tutto devi capire come siamo riusciti ad ottenere questo potere. Noi umani non siamo forti come i leoni, non nuotiamo bene come i delfini, e di certo non abbiamo le ali! Allora come siamo arrivati a diventare i signori del pianeta? La risposta è una delle storie più strane che si possono ascoltare. Ed è una storia vera.”
Rivolgendosi direttamente al lettore o alla lettrice, Harari parla in modo confidenziale, ispirato, non tralasciando mai i grandi temi della scienza evoluzionistica e della biologia, con anche alcune parti dedicate alla antropologia e alla archeologia. Per quanto dal punto di vista grafico possa sembrare riservato a un pubblico molto giovane, per i temi trattati, può diventare una buona introduzione anche per gli adulti e “rieducare” alla grande responsabilità che abbiamo in quanto abitanti non esclusivi del pianeta.
Lo sforzo di avvicinare i ragazzi e le ragazze a temi per lo più considerati scolastici in un orizzonte ecologista é un obiettivo ammirevole e certamente da prendere in considerazione, data la sua importanza. Il testo presenta molte curiosità e molti spunti per scoprire il nostro passato, si spera davvero che possa essere una occasione, anche per gli adulti, per rivedere il nostro modo di vivere e ridarci quella “dimensione” umana che abbiamo perso.
Un ottimo modo per leggere questo libro è in condivisione, potrebbe essere letto a scuola, oppure nei momenti di relax tra genitori e figli, sono certa che in entrambi i casi porterebbe a farsi delle domande che, a sua volta, porterebbe a cercare le risposte, magari altrove, in altri libri o nei musei… un giro virtuoso di conoscenze che abbiamo bisogno di recuperare.
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