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Piante degli Dèi: recensione del libro di Schultes, Hofmann & Rätsch (Venexia)

25 Luglio 2023
Categorie
  • Incontri con la storia
  • Recensioni
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Piante degli Dèi edito da Venexia

Subisco il fascino dal mondo delle piante sin da bambina. Sapere che le piante comunicano con un linguaggio tutto loro, che dominano il nostro pianeta e che hanno proprietà incredibili mi sprona a conoscerle meglio, per scoprire qualche loro segreto. Esistono tantisissimi libri al riguardo e quelli che, per mia esperienza, attirano di più la curiosità delle persone sono quelli che descrivono le loro caratteristiche, ne raccontano le origini (anche mitologiche) e ci mettono a conoscenza del loro impiego nel passato, quando la medicina moderna non era ancora entrata a far parte delle nostre vite. Richard Evans Schultes, Albert Hofmann e Christian Rätsch scrivono Piante degli Dèi con l’intento di raccogliere, catalogare e lasciare ai posteri un libro che metta insieme un mondo vegetale considerato da molti oscuro: “una guida introduttiva al mondo complesso delle piante e dei funghi che, nel corso della storia, hanno mostrato di possedere straordinarie caratteristiche farmacologiche e psicoattive.” Un prezioso volume che descrive i loro poteri sacri, guaritori e allucinogeni.

Nella coscienza dimora il meraviglioso, con cui l’uomo raggiunge il regno oltre il materiale, e il Peyote ci dice dove trovarlo.

(Antonin Artaud, Al paese dei Tarahumara, 1936)

Dipinto di lana del popolo Huicholes, che descrive in forma simbolica la comunicazione tra la dimensione umana e quella degli spiriti, visitata dallo sciamano durante la trance indotta dal peyote.
Dipinto di lana del popolo Huicholes, che descrive in forma simbolica la comunicazione tra la dimensione umana e quella degli spiriti, visitata dallo sciamano durante la trance indotta dal peyote. (fonte: wikipedia.org)

Infine, dopo circa due secoli di ricerca, solo ora cominciamo a capire il meccanismo di azione e l’ambito potenziale di utilizzo- medico e rituale- di tali componenti. Per citare un solo esempio, nel codice Hamurrabi (1800 a.C. circa) sono citati 250 rimedi erboristici dotati di attività farmacologica ed utilizzati in ambito divinatorio e rituale. Da dove proveniva questa sapienza? È legittimo chiedersi da quale fonte le antiche civiltà traevano la conoscenza profonda che ha consentito loro di utilizzare per secoli -millenni!- piante e composti potenzialmente pericolosi, pur senza scadere negli eccessi e nelle patologie che contrassegnano l’uso smodato delle società moderne. […] Se nel mondo antico le droghe erano essenzialmente considerate per la loro valenza farmacologica come presidi medici o, alternativamente, per il ruolo insostituibile svolto a supporto dei riti misteriosofici, in epoca moderna ha finito con il prevalere l’uso a scopo “ricreativo”, il più delle volte sapientemente orchestrato per ottenere uno stato di “instupidimento” di massa.

Amanita Muscaria, detto anche Ovolo Malefico
Amanita Muscaria, detto anche Ovolo Malefico
(fonte: pianetagreen.com)

Il testo è una guida completa che analizza l’argomento sotto molteplici punti di vista: quello farmacologico, fitoterapico, mitologico, simbolico, geografico e storico. Molti interessanti sono le schede singole delle piante o dei funghi più rappresentativi, dove troviamo il racconto affascinante sulla loro provenienza, lo sviluppo del vegetale nel tempo, le popolazioni che lo hanno usato perché parte della tradizione o che lo usano ancora. Non dimentichiamoci che in molti luoghi i rimedi erboristici sono ancora utilizzati e la divinazione è un aspetto più che mai vivo in alcune zone, il libro ci aiuta a rispettare queste pratiche dandoci una spiegazione storica e spirituale del perché si usi quella pianta o fungo, piuttosto che un altro. Per la sua completezza questo volume non è una semplice guida ma un’immersione totale in un mondo affascinante e sconosciuto, meno oscuro di quel che si pensi se si ha il giusto approccio, ovvero quello del non giudicare qualcosa se prima non la si conosce.

La vera Mandragora è l’ Albero della Conoscenza e l’amore che arde dal suo godimento è all’origine della razza umana.

(Hugo Rahner, Miti greci nell’interpretazione cristiana, 2011)

Mandragora autumnalis La Mandragora fra mistero e superstizione La mandragola costituì uno degli ingredienti principali per la maggior parte delle pozioni mitologiche e leggendarie. Fin dall’alba dei tempi, la Mandragora ha costituito un elemento indispensabile per le pratiche magiche e spirituali di molte culture.
Mandragora autumnalis La Mandragora fra mistero e superstizione La mandragola costituì uno degli ingredienti principali per la maggior parte delle pozioni mitologiche e leggendarie. Fin dall’alba dei tempi, la Mandragora ha costituito un elemento indispensabile per le pratiche magiche e spirituali di molte culture.
(fonte: belsalento.altervista.org)

Le piante allucinogene sono strane, mistiche, disorientanti. Perché? Perché solo ora stanno diventando oggetto di studi veramente scientifici. I risultati di queste ricerche porteranno sicuramente ad accrescere l’importanza dello studio di tali piante biodinamiche: la mente dell’uomo ha infatti bisogno di agenti curativi e correttivi tanto quanto il suo corpo e i suoi organi. Queste droghe, che non provocano assuefazione, costituiscono motivo d’interesse come “agenti di espansione mentale”, come mezzi per vivere una “esperienza mistica”, o come agenti da impiegare meramente come ausilio in un’avventura edonistica?

Atropa Belladonna, Illustrazione dal Flora tedesca
Atropa Belladonna, Illustrazione dal Flora tedesca (fonte: wikipedia.org)

Perché leggere Piante degli Dèi?

Non c’è che dire, il testo è bellissimo e corredato da preziose immagini che ci accompagnano durante la lettura. Questo è un testo che non deve essere preso come esclusivo per chi fa ricerca nel campo o vuole sapere di più sulle piante che “mettono paura”; la chiarezza della scrittura e il modo avvincente e suggestivo con cui vengono raccontate le nozioni non può che incuriosire ognuno di noi. La forte componente storica e mitologica, così meticolosamente ben descritta, ci aiuta a capire meglio i riti del passato, avulsi da ogni pregiudizio di valore, e ridare omaggio a una sapienza millenaria oggi ritenuta solo folclore.

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