Negli ultimi tempi i libri sul mondo nordico sono diventati oggetto di molta attenzione, sia da chi continua a informarsi sul tema, sia da chi vuole approcciarsi a questo argomento per la prima volta, generando così un vero e proprio trend in tutto il mondo.
Il richiamo alle nostre radici europee e il bisogno di avvicinarci di più alla Natura sono gli aspetti che stanno portando sempre più persone a cercare fonti e testi che parlano della tradizione del Nord e dei culti ad essa associati.
Non è un caso che proprio questi culti siano di tipo sciamanico e che portino ogni individuo a riconnettersi con uno stile di vita più semplice, influenzato da una visione animista in cui ogni essere vivente è dotato di uno spirito vitale, e per questo degno di rispetto o venerazione.
La religione del Nord Europa non inizia naturalmente con i vichinghi, anche se è proprio attraverso loro che è diventata così celebre, ma ha origini antichissime e nel corso del tempo ha subito una evoluzione importante, passando da delle credenze animiste, come ho anticipato, fino alla complessa cosmogonia ancora oggi oggetto di studio e ammirazione, con un pantheon popolato dagli Dèi, Signori del cielo, fino a creature affascinanti dalle capacità straordinarie.
Arnaud D’Apremont scrive un testo nel quale affronta questa tematica rivolgendosi principalmente ai neofiti, con il tentativo di riassumere e semplificare l’intricato groviglio di credenze, riti e usanze del popolo nordico, dividendo il libro in sezioni di facile comprensione e ricordando il grande influsso che ebbe questa tradizione sul resto dell’Europa.
“Tuttavia se ci sono pessime ragioni per non interessarsi alla tradizione nordica, ne esistono di eccellenti per prenderla in considerazione. Si sa che fu una delle religiosità che attribuivano alla donna il ruolo più rilevante (per altro, la società nordica concedeva immensi diritti alle donne: autorità, comando, divorzio, ecc…), che la tolleranza era un principio fondamentale (con le sue assemblee di uomini liberi ed eguali, la democrazia nordica è stata una delle prime al mondo e in questo campo l’Islanda rimane tuttora un modello), che si differenzia da molti percorsi religioso-spirituali per la sua complessità e la sua ricchezza, che attribuisce una notevole importanza alla Natura e al rispetto della natura stessa, senza fare dell’uomo il centro di tutto, il padrone dell’Universo, ma semplicemente una creatura al centro del
multiverso?” (Corsivo dell’autore)
Sicuramente il linguaggio colloquiale e la tendenza a spiegare in modo semplice le cose rende il testo fruibile e godibile per qualsiasi lettore o lettrice. Certamente, il testo è più adatto a chi conosce poco questa cultura e vuole iniziare con una infarinatura generale, che spazi dalla storia fino alla mitologia.
Ce ne sono tanti di libri che introducono l’argomento delle tradizioni nordiche ma questo è la giusta via di mezzo tra una presentazione generale e l’approfondimento, infatti tocca tutti gli ambiti possibili, lasciando poi i lettori e le lettrici a ulteriori indagini su una delle culture più importanti nella storia dell’umanità.
Seguitemi ogni venerdì su Instagram con la rubrica Pillole Vichinghe!