Negli anni Novanta le sette furono per molto tempo sotto gli occhi di tutti. Le vicende di cronaca nera legate ai misfatti dei così chiamati “Bambini di Satana” e delle “Bestie di Satana” fecero scalpore e impaurirono tutta l’Italia, che tutto d’un tratto si accorse le pericolose implicazioni di quelle realtà. Anche se quei casi rimangono tutt’ora i più eclatanti, per tutti non sono che un simbolo, l’immagine di un tempo passato, l’incarnazione di un fenomeno che non c’è più. Ed è qui che le persone si sbagliano. Gabriele Moroni, giornalista, inviato speciale de “Il Giorno”, scrive questa inchiesta con l’intento di riportare alla luce un mondo sommerso, un universo inquietante tutt’altro che scomparso ma che ha solo mutato forma. Infatti, le sette che fanno parte del nostro immaginario non esistono più, si sono evolute, hanno cambiato i loro ambiti di riferimento, si sono insinuate in settori insospettabili e, per questo, vulnerabili e inconsapevoli. Il Diavolo, con il suo fascino ingannatore, in Italia non ha più lo stesso appeal e le sette si sono dovute adeguare ai tempi che corrono e cercare nuove strade per manipolare i futuri adepti. Quello che emerge con franchezza dall’inchiesta giornalistica di Moroni è il loro evolversi verso orizzonti più laici o alternativi.
In Italia esistono oggi circa 500 gruppi, con migliaia di adepti. Sono soprattutto le psicosette a nascondersi dietro il paravento di associazioni culturali e di volontariato sociale, scuole di formazione, gruppi di studio, gruppi per potenziare la mente, scuole di formazione per imprenditori e dirigenti pubblici e privati, centri di benessere e cura o di riabilitazione da dipendenze come droga e alcol, enti di beneficenza, organizzazioni per la fratellanza dei popoli, organizzazioni per la difesa dei cittadini e dei consumatori, gruppi di autoaiuto, comitati contro gli abusi della psicologia e psichiatria, comitati a sostegno dei genitori per l’ingiusta sottrazione dei figli, persino associazioni di lotta a maghi e ciarlatani. Ma tutte le sette portano avanti un’ideologia totalitaria e totalizzante, anche non di natura religiosa, che fa riferimento a un leader carismatico, a una figura di santone, e si propone di reclutare quante più persone possibili.
Sbagliato pensare alle nuove sette come a congreghe notturne di individui incappucciati. I santoni-reclutatori sono non di rado persone in giacca e cravatta, anche professionisti, che illudono le persone con la possibilità di essere aiutate, usano slogan che altro non sono se non moderne formule magiche, promettono sostegno, affermazione professionale, sviluppo della memoria, arricchimento spirituale, felicità.
Il libro di Gabriele Moroni analizza il fenomeno da molti punti di vista e ci racconta come le sette agiscano all’insaputa dell’opinione pubblica e senza alcun controllo. Il loro operato è individuabile attraverso una serie di azioni ben precise, che indica con scrupolo in alcuni capitoli, per dare modo ai lettori di comprendere le modalità di adescamento e le abilità nel suggestionare le persone più fragili. Preziose sono le testimonianze di alcuni genitori che hanno perso i propri figli a causa di questi criminali, oppure di persone che hanno vissuto un’esperienza settaria e che Moroni riporta con grande empatia, probabilmente perché consapevole che le istituzioni non si occupano da anni di questo tema, lasciando le vittime nel loro dolore.
Sebbene sembri un argomento di poco conto, la rete di sette in Italia è più fiorente che mai; Moroni ce lo prova intervistando giudici, avvocati, investigatori e psicologi. Visto i diversi campi di studio coinvolti, non si può più tacere e questo testo ha la grande responsabilità di ricordare a tutti noi che dobbiamo stare attenti, e captare i segnali qualora ce ne fosse bisogno.
Gabriele Moroni, (Legnano, 1951) inviato speciale de «Il Giorno», ha seguito molti dei più importanti avvenimenti di cronaca degli ultimi trent’anni. Ha pubblicato numerosi libri, fra cui Fausto Coppi. Uomo solo (con Corrado Testa, 1991), Fausto Coppi. Solitudine di un campione (2009), Il Paròn. Nereo Rocco nelle testimonianze di calciatori, amici e avversari (2012), Il calcio malato. Indagini e segreti del racket delle scommesse (2014) e Zona rossa. Testimonianze e storie dal cuore della pandemia (2020). Ha curato l’autobiografia di Graziano Mesina Io, Mesina (con Gabriella Banda, 1993) e la pubblicazione delle memorie di Fausto Coppi con il titolo Non ho tradito nessuno. Autobiografia del Campionissimo attraverso i suoi scritti (2019).
Alla prossima con una nuova recensione!