Nel centro storico di Bologna, a Palazzo Pallavicini, fino al 16 giugno, è possibile visitare Stregherie, la mostra dedicata alla figura della strega, tra sacralità ed erotismo, tra antiche conoscenze e nuove trasformazioni che la vedono ancora protagonista nella nostra contemporaneità. Una mostra unica al mondo dove è possibile osservare degli oggetti provenienti dal Museum of Witchcraft and Magic di Boscastle, in Cornovaglia, e dal Museo delle Civiltà di Roma; libri come il Malleus Maleficarum e una collezione di stampe e incisioni che ripercorrono la storia delle streghe attraverso i secoli, rimosse dalla cultura e dalla società, e che oggi vengono viste come il simbolo della rivendicazione dei diritti delle donne, oppure come le ultime custodi dei segreti della Natura. In un percorso esoterico che si dipana in nove sale a tema, si potrà anche assistere alla rappresentazione di un vero processo per stregoneria avvenuto nel 1539, dove gli spettatori siederanno come imputati, e ascolteranno le terribili accuse dell’inquisitore e le risposte di una donna che confesserà suo malgrado dopo indicibili torture.
Ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, la mostra è stata curata da Luca Scarlini, e in questa versione bolognese propone delle novità rispetto alla prima edizione a Villa Reale (Monza) del 2022-2023.
Stregherie nasce da una convergenza di più idee, inoltre è un campo di ricerca di cui mi occupo da molti anni,
possiamo dire che ha occupato la maggior parte della mia esistenza. Quello che si voleva sostanzialmente fare era proporre una figura che ha avuto una pessima opinione dovuta alla Chiesa cattolica e dalla sua necessità di avere un nemico a cui attribuire tutte le colpe, e mostrarla nelle diverse sfaccettature a chiunque volesse considerare le donne nella stregheria italiana. Anche perché in Italia sono state perseguitate più che altrove ed è una storia rimossa che la Chiesa ha occultato, nascondendo documenti, e ancora oggi non sappiamo qual è il numero esatto delle donne che sono state tormentate, torturate e uccise. E’ un fenomeno che c’era anche nel mondo protestante, ma meno rispetto al mondo cattolico. Una particolarità che vorrei sottolineare, invece, che questa serie di eventi brutali non sono mai accaduti nel mondo ottomano. Hanno tormentato le donne in altri modi ma la stregoneria non è mai stata un attacco nei confronti delle donne. In Italia la stregoneria è stata stigmatizzata per indebolire le donne che avevano del potere e per questo sono state poi private dei loro legami.
La cosa più evidente è che la stregoneria, in diversi Paesi del mondo, è ancora considerato un reato; ad esempio, in America Latina, le donne che sono considerate streghe vengono torturate e uccise. In occidente, ci troviamo nel mondo della Wicca, una stregoneria molto superficiale, quelle stregonerie un po’ sciroccate che si vedono su internet, ma dietro a tutte queste vicende ci stanno dei culti particolarmente forti che dal 1880 in poi sono ancora molto presenti e che gravitano nei territori tra la Toscana, l’Emilia Romagna e l’Appennino. Oggi le streghe sono in molte parti ciarlatane, che si attribuiscono poteri che non hanno, e dall’altra persone serissime, che si occupano della natura e intervengono su un tema in cui lo Stato italiano ha molto lento a intervenire, ovvero quello dei femminicidi. Per cui, il campo di intervento è anche sociale, ma le streghe hanno una loro complessità di azione che non viene rivelata. Anche se in Italia non è illegale essere una strega, il dominio della Chiesa cattolica fa sì che la vera strega rimanga nell’ombra.
Se prendiamo ad esempio Salem, è una storia che conosciamo perché siamo schiavi degli Stati Uniti. Salem avviene quando in Italia ci sono le persecuzioni da un secolo e mezzo, quasi due. Sono storie finali che fanno sensazionalismo e che il cinema ha esaltato. La cosa importante da capire è che da noi la storia è stata completamente censurata, la Chiesa ha prima torturato e ucciso le streghe e dopo le ha rimosse dalla storia. Negli Stati Uniti queste storie sono state messe in evidenza nel corso del tempo e la vicenda di Salem è diventata un modo per parlare della storia americana. Da noi le streghe non sono mai state viste in una luce positiva, come portatrici di un pensiero alternativo a quello del potere. L’ultima strega che è stata bruciata è successo in Svizzera nel 1737, per fortuna quel primato negativo non ce l’abbiamo noi. In Italia, sappiamo di aver avuto tantissime persecuzioni, eppure le testimonianze ci sono arrivate in piccola parte, perché la Chiesa, al tempo dell’indipendenza italiana, ha attaccato come primo luogo il tribunale dell’Inquisizione, per paura della cattiva fama in previsione dei cambiamenti politici futuri. Questo ha fatto sì che tra il 1860 e il 1870 venissero bruciate delle preziosissime documentazioni, tanto che ci è difficile ricostruire la maggior parte dei processi e delle torture ai danni delle streghe.
Rimanendo in Italia, che rimane uno tra i contesti storici meno ovvi, senz’altro è importantissimo questo testo che si chiama “La civiltà delle streghe” di Giuseppina ed Eugenio Battisti, che sconvolse tutti negli anni Sessanta perché per la prima volta le streghe non erano viste come negative ma come portatrici di una civiltà. Altro testo fondamentale è “La signora del gioco. La caccia alle streghe interpretata dalle sue vittime” di Luisa Muraro; un libro importante di questa filosofa femminista che riflette sulle testimonianze delle donne che sono state vittime, mettendo in evidenza la loro componente inconscia.
Sicuramente la carta manoscritta trovata nello scapolare della strega Conti, in Toscana, che normalmente si trova al Museo della civiltà a Roma. Si tratta di un documento trovato sul corpo di una donna nel 1870, che fu indicata da tutti come strega, quando morì il prete perquisì il suo abito e trovò incastrate dentro la camicia da notte questo lunghissimo testo nel quale c’era scritto un incantesimo, che non è stato ancora totalmente decifrato. Quello è un oggetto unico al mondo di cui non esistono altre copie.
Stiamo discutendo di questa possibilità, e se accadrà la mostra cambierà ulteriormente con l’aggiunta di altre opere. Speriamo di poter avere delle notizie importanti al più presto.
PALAZZO PALLAVICINI
Bologna, via San Felice 24, Bologna
17 febbraio 2024 – 16 giugno 2024 Dal 1 Aprile aperti da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 20:00 Ultimo accesso 1 ora prima della chiusura
Aperture straordinarie
Domenica 31 marzo 2024
Dal 1 al 3 aprile 2024
Giovedì 25 aprile 2024
Mercoledì 1 maggio 2024
Domenica 2 Giugno 2024
Sono ammessi solo animali di piccola taglia nell’apposito trasportino.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: https://stregherie.it/